Un mio coinquilino (ok, with -pochi- benefits), tanto tempo fa, mi disse, in un raro momento di sua carineria, le parole del titolo. Era uno sfottò, ma fu piacevole. Hey, Miss Otto Chili Di Matita Nera, guarda che anche te ogni tanto puoi rilassarti. Che tanto lo sappiamo, che è tutto un bluff.
Per me che uso l’ironia come schermo costante, e che tengo moltissimo a dimostrarmi forte e capace di reagire bene alle situazioni, che mi iscrissi a kick boxing più per l’idea della forza che per lo sport in sé – per me che piango quando vedo le puttanate in tv ma quasi mai per le cose serie, o comunque mai in pubblico – è stata una specie di illuminazione.

E ora che Miranda mi ha fatto i complimenti, dicendomi che se fosse nella mia situazione attuale a quest’ora avrebbe sclerato tantissimo ma io sono più tosta, ecco, io di nuovo mi sono resa conto che ho il diritto di crollare.
Ho il diritto di lasciare che mi venga la febbre, ho il diritto di piangere, di sfogarmi, di essere ogni tanto un po’ fragile anche io.
E quindi sono qua in ufficio, chiusa dentro perché da fuori non si può aprire, che stringo i denti e penso ma porcoddio.
Torno a lavoro.
Vuoi che non sia colpa della luna? (Così per dire, ché bisogna dare la colpa a qualcosa).
Comunque la mancanza di certezze attanaglia anche me. Dove sono andate?
Ma… uots ap? ♥
troppe cose e nessuna certezza, bubina
Quiero verte, chicchi ♥
yo tambien, cuando cuando cuando?